FONDO MALPENGA

Istituto: ALSP
Numero: 504
data: 16/10/2019
Compilatore: M. BRUZZONE

Autore del testo

Primo autore

Cognome Nome: FRANCESCO MALPENGA
Sesso: M
Date: 21 maggio 1909 - 1999
Luogo nascita: Masera (NO)
Mestiere/professione: Caporal maggiore / fiorista
Livello scolarizzazione: 5a elementare
Altre notizie: Soldato di fanteria

Denominazione/consistenza

Titolo schedatore: FONDO MALPENGA
Consistenza: 3 diari e 3 documenti amministrativi

Natura del testo in sede

Natura del testo: copia
Natura copia: scanner
Trascrizione: parziale

Storia del testo - Contesto archivistico

Luogo conservazione: privato
Circost. prod.: Viaggio militare in Libia nel 1937, Seconda guerra mondiale
Tempo scritt.: 1937 - 1945
Contesto arch: I documenti sono pervenuti in archivio tramite la nipote, Patrizia Malpenga.
Docum. associati: Due file di word con le cartine e i percorsi effettuati dal Malpenga in occasione della campagna di Russia e della successiva ritirata

Tipologia testuale

Tipol. dominante: Diario
Caratt. second.: documenti amministrativi

Descrizione contenuto

Abstract: "Il fondo comprende tre diari scritti da Francesco Malpenga. Nel primo, molto sintetico, annota eventi di carattere generico (partenza, sbarco a Bengasi, sfilata militare, tipologia di impiego sul terreno e infine indirizzi di persone in Italia); lo stile è ermetico, minime annotazioni in ordine cronologico. Nel secondo quaderno racconta l'esperienza militare dal 1942: richiamato in fanteria a gennaio, dopo il periodo di istruzione, parte per la Russia (18/06/1942). Descrive gli eventi, i luoghi, la vegetazione osservati durante il viaggio di avvicinamento in treno al fronte russo. Interessante riferimento alla precedente esperienza in Libia con similitudine tra l’avvicinamento all’Oltremare (quasi repentino da un vecchio mondo ad un nuovo mondo) all’avvicinamento al fronte russo, più macchinoso, più graduale, attraverso territori ostili e città bombardate. Al fronte l’occupazione dello scrivente è il carico / scarico delle merci sugli autocarri. Le condizioni di lavoro sono difficili e faticose: il clima rigido e i bombardamenti aerei accompagnano le giornate dei militari, mancano il conforto religioso e il calore delle famiglia oltre alle elementari condizioni igieniche e al cibo. Nel gennaio del'43 i russi sfondano il fronte: Malpenga, come gli altri soldati, fugge senza sapere bene come muoversi. Riceve assistenza dal comando tedesco che fornisce uno scarso rancio e organizza gli spostamenti. Il rientro in Italia è lungo, solo ai primi di Aprile del ‘43 giunge a Tarvisio dove lo attende ancora un periodo di quarantena, lontano da casa ma almeno in ozio, pulito e rifocillato. Il terzo diario è composto da 25 fogli e riprende la narrazione della vita militare da quando, il 21 maggio del 43, è in servizio a Rovigo. Lo spirito che lo anima è molto cambiato, lamenta uno stato di malessere interiore che lo spinge a cercare conforto nell'alcol, a volte nella preghiera. Si trova a San Giovanni in Persiceto quando giunge notizia del colpo di stato che abbatte il regime fascista e poi dell'armistizio. La prima reazione festosa è seguita dalla consapevolezza che i tedeschi siano un pericolo: il 9 settembre viene catturato, rifiuta di unirsi ai tedeschi quindi, caricato su un treno merci, è condotto in Germania nel campo di Fallingbostel. Capisce subito che lo aspetta una vita di stenti ma è determinato nell'essere fedele alla ""Patria della Storia e della Maestra"". Il lavoro stressante in una fabbrica di estrazione dello zucchero dalla barbabietola, ha come vantaggio di poter ricavare energie dallo zucchero e dalla melassa che riesce a trafugare. A febbraio del '44 nuova occupazione: riconvertire una fabbrica inattiva. La fame torna prepotente, cerca sollievo cucinando qualsiasi scarto trovato e raccontandosi con gli altri prigionieri, le ricette tradizionali delle rispettive famiglie. Finita la riconversione la nuova mansione è la costruzione di aerei. Solo a settembre le condizioni di vita migliorano leggermente, riceve pacchi e i tedeschi sono meno pressanti, in compenso cominciano i bombardamenti. Agli inizi del '45 si trova a Braunschweig, in una fabbrica semi distrutta deve pulire i mattoni dalla calce. Il 22 aprile i tedeschi si arrendono. Il 18 maggio Francesco si presenta al lager dove rimane almeno fino a ferragosto, fa il giardiniere e ha la possibilità di nutrirsi, vestirsi in maniera adeguata. Al campo, grazie anche alla presenza massiccia di ufficiali, si svolgono attività culturali, dibattiti e attività sportive e ricreative. Tuttavia l'attesa per il rimpatrio è logorante."
Soggetti: Libia, Seconda guerra mondiale, Russia, freddo, ritirata, bombardamenti, malattie, pidocchi, caduta fascismo, Internati militari Italiani, prigionia, fame, cibo
Eventi straord.: Ritirata di Russia
Luoghi racc.: Bengasi, Polonia, Ucraina, Vorošilovgrad,Ostrogozhsk, Karcov, Merefa, Gomel, Minsk, Brest, Vienna, Tarvisio, Bologna, Fallingbostel, Wilstedt, Tvulptsted, Braunschweig, Topingen
Estremi crono: 1937-1948

Descrizione supporto

Descrizione supporto: Scanner; il diario che comincia nel 1942 nella parte finale è scritto a matita e questo rende più difficile la lettura, la prima parte di questo testo è stata ricopiata da una precedente stesura come egli stesso afferma ; il diario che comincia nel maggio del '43 è scritto su fogli sparsi numerati dall'autore: i fogli sono sottili e l'inchiostro, trapassando, rende complicata la lettura.