FONDO GAZZANO

Istituto: ALSP
Numero: 509
data: 03/02/2020
Compilatore: G. MAMONE
Collocazione: M32 a,b,c,d

Autore del testo

Primo autore

Cognome Nome: GAZZANO ORESTE CANDIDO
Sesso: M
Mestiere/professione: Coltivatore
Livello scolarizzazione: elementare

Secondo autore

Cognome Nome: GAZZANO ERSILIO
Sesso: M
Date: 10-2-1922
Mestiere/professione: Ampiegato in autorimessa
Livello scolarizzazione: Buono
Altre notizie: Figlio di Candido Oreste

Altri autori

Cognome Nome: GAZZANO PASQUALINO
Sesso: M
Livello scolarizzazione: Ottimo
Altre notizie: Figlio di Candido Oreste e fratello minore di Ersilio

Denominazione/consistenza

Titolo schedatore: FONDO GAZZANO
Consistenza: circa 500 tra lettere, cartoline, fotografie e documenti vari

Natura del testo in sede

Natura del testo: originale

Storia del testo - Contesto archivistico

Luogo conservazione: privato
Circost. prod.: Prima guerra mondiale / Seconda Guerra mondiale /Secondo dopoguerra
Tempo scritt.: 1910-1969
Contesto arch: I documenti sono stati donanati all'archivio a Graziano Mamone che li ha poi versati in ALSP
Docum. associati: Vedi descrizione in abstract

Tipologia testuale

Tipol. dominante: Lettera
Caratt. second.: Cartolina

Descrizione contenuto

Abstract: La documentazione riguarda sostanzialmente 3 nuclei: NUCLEO 1: Prima guerra mondiale. Il caporale Candido Oreste Gazzano del 91° fanteria (Brigata Basilicata), originario di Vallecrosia (allora provincia di Porto Maurizio, oggi provincia di Imperia), scrive alla cugina-fidanzata Secondina Caterina Lercari a Latte (Ventmiglia, allora provincia di Porto Maurizio), sua futura moglie. La parte più consistente di questo nucleo ha gli elementi tipici del carteggio amoroso. Le missive scritte da Secondina sono assai poche tra quelle conservate. Per quanti riguarda l'aspetto sentimentale, nel fondo si possono incontrare anche altre corrispondenze di soldati dirette a Secondina. In particolare quelle di un altro cugino (Gio Batta Lercari) e di un altro pretendente (Secondo Maccario, che nel 1916 le scriveva "TAMO"). Candido in realtà scrive molto spesso alla famiglia intera di lei, alternando tra i destinatari la madre (Vincenza Lercari) e il padre (Pasquale Lercari). Anche un fratello di Secondina (Giovanni?) è impegnato in guerra sul fronte albanese. Candido fosse stato chiamato alle armi a guerra in corsa (le prime corrispondenze dal fronte sono del 1916 e riguardano un verosimile periodo di addestramento ad Abbiate Guazzone- Varese) e, nonostante tutto, sembra sia rimasto in posizione secondaria almeno fino al luglio del 1917 (come lui stesso dirà, “fuori dal pericolo”). Ancora dopo Caporetto troviamo alcune sue corrispondenze ma è assai probabile che poco dopo sia caduto prigioniero (durante la ritirata?). Questi particolari sono da approfondire.Ad ogni modo lo ritroviamo nel giugno del 1918 prigioniero in Ungheria, a Somorja, addetto ai lavori nei campi “presso il signor Adolf Erlich”. Liberato subito dopo la guerra, rimane comunque in servizio anche nel 1919. Sembra dalla corrispondenza che Secondina sia persino andata fino ad Ancona nella speranza di incontrarlo (di rientro dalla prigionia, infatti, Gazzano manda una cartolina per dirle che è sbarcato in città). A corredo: alcune fotografie di soldati in divisa e di un gruppo del 91°; foto di Candido in divisa e di Secondina.Il passaporto di Secondina per la Francia, con foto ritratto; la “tessera di frontiera” per la Francia, del 1922. NUCLEO 2: Seconda guerra mondiale. Un secondo nucleo di corrispondenze (più consistente del primo) sembra riguardare soprattutto Ersilio Gazzano (nato il 10-2-1922, arruolato in Marina il 19-1-1942 per una fermia di 28 mesi), figlio di Candido e Secondina, motorista navale sulla Vittorio Veneto. Parte della corrispondenza è costituita dalle lettere e dalle cartoline che il padre Candido inviava la figlio. Diverse cartoline di propaganda presenti nel fondo.Le lettere che Ersilio riceve da vari mittenti (sia parenti in Liguria, sia amici conterranei dislocati in vari corpi/località) sono assai significative anche per ricostruire le vicende e i sentimenti della popolazione dell’estremo ponente ligure nel periodo bellico: bombardamenti aerei su Ventimiglia, inaugurazione della stazione ferroviaria di Ventimiglia, occupazione di Mentone, fortuna e disgrazie della comunità, i raccolti e il clima. Tra le tante missive: interessante il biglietto postale in franchigia di un amico, militare a Pola nel 1943, che racconta di come ha contratto la pleurite e la successiva ospedalizzazione; una cartolina postale militare con esempio di mail art (un cappello da alpino, Garessio 17-12-1942). Altre lettere sono invece inviate da Pasqualino Gazzano, il fratello di Ersilio, di fatto colui che ha conservato la documentazione sino alla sua morte. In una lettera del giugno 1942, diretta al fratello, Pasqualino comunica i voti che ha ricevuto in pagella, dichiarandosi egli stesso "il primo della classe". Da segnalare una cartolina del 21 ottobre 1944 dell'Ufficio Notizie di Genova - Arcivescovato di Genova - Ufficio Informazioni e Ricerche - Piazzetta Invrea o nero. Probabilmente la famiglia chiedeva notizie di Ersilio dopo l'8 settembre 1943.Nel dopoguerra Ersilio lavorerà in un'autofficina a Levico (Trento) - autorimessa Toselli, lavoro che in realtà svolgeva anche da borghese prima della guerra a Bordighera. A corredo: ricevute pagamenti tasse; un numero della rivista fascita "L'amico della Gioventù" (n. 5 – Rivista illustrata per gli studenti, 1943). Altro materiale: un interessante volantino di propaganda politica del PCI, stampato a Sanremo (immediato dopoguerra) sulle battaglie sociali del partito in campo sociale e lavorativo. NUCLEO 3: Pasqualino Gazzano, nel dopoguerra sarà a lungo segretario della sezione del PCI di Vallecrosia. Interessante lettera di Gazzano a “U curtu”, capo partigiano della zona intemelia, sul tema occupazione di Praga. Nel dopoguerra Candido e Pasqualino orologiai, Ersilio lavora in autorimessa Toselli. La corrispondenza di Pasqualino con donne dell’est scaturiscono da annunci sul giornale. Pasqualino, cresciuto dai salesiani. Interessante un nucleo di corrispondenza degli anni Sessanta-Settanta. Generato da diverse amicizie di penna di Pasqualino e riguardanti il mondo sovietico. In particolare, l'amica cecoslovacca scrive in un ottimo italiano e racconta a Pasqualino comunista cosa significasse davvero vivere in un paese comunista (Praga, 1969). L'altra amica di penna è tale Marie Petrova Smolianska che scrive a Pasqualino (in francese) nel 1965. Lettere scritte in russo. NUCLEI AGGIUNTIVI: 1) Periodici sparsi anni fascismo, primo dopoguerra. 2) 217 cartoline postali indirizzate a Eugenio Chiarini, esattore delle tasse della cassa di risparmio di Bologna, durante la prima guerra mondiale presso ufficio notizie. Non si capisce il collegamento tra queste cartoline e il fondo Gazzano ma appartenevano allo stesso archivio, forse donate a Gazzano alla morte di Chiarini.
Soggetti: Prima guerra mondiale, Amore, Seconda guerra mondiale, Prigionia, lavoro nei campi, comunismo
Eventi straord.: 1910-1989
Luoghi racc.: Vallecrosia, Latte, Ventimiglia, Pola, Forlì, Novi Ligure, Regia Nave Vittorio Veneto, Ungheria, Cecoclovacchia, Bulgaria, Mentone

Descrizione supporto

Descrizione supporto: buono stato di conservazione