Risorse

Attualmente sono conservate nell'ALSP oltre 500 unità archivistiche che costituiscono un patrimonio documentale di circa 80.000 documenti, in parte originali, in parte riprodotti digitalmente [vedi la sezione risorse]. Le testimonianze più antiche risalgono alla prima metà dell’Ottocento, le più recenti agli anni Duemila. Gli “eventi separatori” del Novecento sono quelli maggiormente rappresentati: migliaia di lettere e centinaia di fotografie, diari, memorie e autobiografie restituiscono l'impatto destabilizzante che i fenomeni migratori e i conflitti provocarono nelle vite degli individui. È questo il caso delle scritture di emigrazione - che abbracciano un arco cronologico che va dalla metà dell’Ottocento sino alla fine del secolo scorso – e delle scritture di guerra, con particolare riferimento alle testimonianze della Prima guerra mondiale. Da segnalare, inoltre, il fondo fotografico relativo alla Grande Guerra: circa 2.000 immagini, interamente schedate e digitalizzate.

Per il Secondo conflitto mondiale, inoltre, sono disponibili decine di carteggi, talvolta corredati da fotografie, ma anche diari, memorie e autobiografie che rivelano i caratteri di un conflitto totale capace di coinvolgere militari e civili. Ad essi si aggiungono materiali riguardanti la guerra di Libia (1911-1912), la Repubblica Sociale (1943-1945) e un cospicuo materiale miscellaneo, tra cui una collezione di oltre 200 manifesti elettorali risalenti al decennio 1946-1953. L’evento più recente di cui l’ALSP conserva traccia è il G8 di Genova del 2001: una complessa opera di raccolta ha consentito di costituire un fondo di documenti utile per leggere quei tragici eventi attraverso agende, disegni e circa 2000 messaggi scritti su sacchetti del pane, pacchetti di sigarette, tovaglioli di carta, biglietti del treno, collage, oggetti simbolici, ritagli di giornale lasciati dal  2001 al 2005 in piazza Alimonda, diventata luogo di memoria collettiva a seguito dell’uccisione del giovane Carlo Giuliani.

Particolarmente rilevante la sezione dedicata ai quaderni scolastici, in tutto oltre 1.600, e alla documentazione scolastica (registri di classe, diari di insegnanti, elaborati, carteggi, libri, pagelle, fotografie) che coprono un secolo di storia, tra la fine dell’Ottocento e agli anni Ottanta del Novecento. Il fondo scuola raccoglie anche numerosi testi a stampa, in gran parte del periodo fascista, e nel suo complesso rappresenta una preziosa risorsa didattica, intensamente utilizzata nei corsi di laurea attivi presso il DISFOR.

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